Se da una parte l'INPS con un messaggio avverte che la rivalutazione automatica prevista dalla precedente legge di stabilità potrebbe essere bloccata in extremis dalla nuova manovra in corso di approvazione, dall'altra l'associazione europea è pronta a ricorrere alla Consulta attraverso la Corte dei Conti e il Tar per chiedere la parità di trattamento con il personale nei ruoli dello Stato a cui è garantito proprio nel 2019 lo sblocco dell'indicizzazione dell'indennità di vacanza contrattuale.
Due pesi e due misure che non sono tollerabili e che daranno luogo a un'altra battaglia giudiziaria perché la pensione è di fatto una retribuzione differita nel tempo, non soggetta alla contrattazione. Appena sarà nota la nuova circolare dell'ente previdenziale, saranno aperte le adesioni al ricorso.